giovedì 29 ottobre 2015

L’amministrazione, la GAD e il forese

Diciamolo chiaro: la questione GAD non é una questione di sicurezza. Purtroppo pare che non tutti l’abbiano capito, a partire dai partiti che presentano mozioni sulla sicurezza mischiando spaccio, furti, assassini e stupri. La questione non é puramente “accademica”, anzi. Nasconde a mio avviso il nocciolo del problema, per cui provo a sviscerare quello che intendo dire.
Se ti va bene che i nigeriani spaccino, i ferraresi fatticci occupino i giochi per bambini al posto di tuo figlio per farsi una canna, e tutti insieme allegramente piscino all’aria aperta, vivere alla GAD non rappresenta una minaccia alla tua sicurezza, come ben ci dimostra la consigliera PD. Ma onestamente, anche se le cose non ti vanno bene, se scendi a petto nudo per mandare via gli spacciatori, in un improbabile uno contro sei, al massimo ti prendi qualche parola di troppo. Poi tutto finisce lá. Le probabilitá, sicuramente non nulle, di trovarne uno fatto che quella volta decide di piantarti un coltello in pancia, sono probabilmente equilibrate dal fatto che i rumeni delle cantine (nel senso di coloro che rumano sia ben chiaro) lavorano preferibilmente dove non c’é spaccio e viceversa.
Come mi diceva una conoscente, noi della GAD non sappiamo neanche come stanno le cose nel forese (una volta chiamata semplicemente campagna), dove in effetti bande di sbandati scorribandano fra ville isolate e capannoni degli attrezzi entrando spesso in uno di quei pochi cavilli legali in Italia per cui veramente si va in galera. 
La coperta é corta, le pattuglie delle forze dell’ordine scarseggiano e sono sempre piú soggette a tagli tanto che, di notte, con tre pattuglie si deve coprire l’intero territorio comunale (mi pare di ricordare, a spanne). E di giorno non credo che le cose vadano molto meglio. Con questi numeri appare ovvio che se le pattuglie devono raccogliere continue segnalazioni di spaccio (pienamente giustificate perché in effetti lo spaccio é continuo), il forese rimane necessariamente scoperto. Qualche testa di minchia (fair play) ha giá ipotizzato che la colpa sia dei residenti piagnucolosi. Ovviamente non sono d’accordo, la situazione in cui ci fanno vivere é oggettivamente indegna delle tasse che chiedono, a partire delle valutazioni al catasto. Non c’é quindi soluzione?
A mio avviso c’é eccome, e il problema, ancora una volta, é l’amministrazione. Non dico neanche del PD, perché nelle varie realtá italiane, anche amministrazione di sinistra sono riuscite a venire incontro alle esigenze dei cittadini. La colpa é proprio del PD locale, quello che gioca a spostare le panchine per mettere a tacere i disagi di un intero quartiere. La realtá che ho sotto gli occhi quotidianamente, come pendolare ed ex residente, é quella di Padova, ma lo stesso si potrebbe dire di altre cittá. A Padova il sindaco, poche palle alla mano, ha emanato un’ordinanza di divieto di bere alcolici sul suolo pubblico in tutta la zona stazione, con tanto di cartelli affissi. Alle 22 chiudono, smettono di fare servizio tutti i negozi, compreso il McDonald. Spesso capita di vedere camionette dell'esercito che presidiano il piazzale, senza che per questo nessun residente sia stato preso da attacchi di panico come sostiene la famigerata consigliera. Ma la cosa piú bella é che la polizia municipale controlla che le ordinanze vengano rispettate. Con la stessa frequenza con cui in stazione a Ferrara vedi elevare una contravvenzione, a Padova vedi un intervento su un ubriacone o uno sbandato. E chicca sulle chicche, qualche giorno fa, questi stessi occhi hanno visto quattro uomini con la scritta “polizia locale” portare due cani antidroga nei giardinetti della stazione. A Padova é presente, pagata dalle tasse di tutti i cittadini, una unitá cinofila che interviene nei casi di piccolo spaccio come il nostro. 

Squadra cinofila della polizia municipale di Padova in azione. Foto tratta dal loro sito.
Minchia oh, ma il poliziotto in centro l'hanno fotoshoppato!?!


Ora, é inutile che stiamo a toglierci il cotone dall’ombelico come in consiglio comunale a Ferrara parlando dei massimi sistemi. Se tu crei una polizia locale che soddisfa le necessitá di chi lamenta il piccolo spaccio e il degrado, liberi una quantitá di uomini delle forze dell’ordine, maggiormente addestrati, per intervenire dove veramente serve. 

In sostanza non sono i residenti GAD a creare il problema, é la scellerata politica di amministrazione di Ferrara che ha volontariamente deciso di lasciare il forese in mano alle bande criminali per non ammettere il suo fallimento nella gestione della ghettizzazione degli immigrati.


Riporto la descrizione del reparto polizia giudiziaria come segnalato sul sito ufficiale (link)

Reparto Polizia Giudiziaria - Investigativa - Em. Sociali

Il Reparto Polizia Giudiziaria, Investigativa, Emergenze Sociali si occupa prevalentemente di indagini volte a contrastare gli episodi di degrado sociale che vanno a pregiudicare la percezione di sicurezza dei cittadini.
La squadra Investigativa - Informativa opera prevalentemente in abiti civili, sia di iniziativa che su delega dell'Autorità, per poter meglio confondersi e osservare i comportamenti di microcriminalità (spaccio droga, prostituzione, ecc.) in maniera di poter intervenire in forma repressiva, deferendone gli autori alla Autorità Giudiziaria. Opera in collaborazione con le altre Forze dell'Ordine e con diversi Enti e Uffici. 

Nel medesimo Reparto opera, inoltre, la Squadra Emergenze Sociali - Cinofili - Ciclisti. Questo nucleo composto da personale specializzato, comprende anche 5 unità cinofile, composte da conduttori della Polizia Locale e da cani, a supporto degli altri agenti che operano sulla strada e personale equipaggiato con mountain bike per il controllo delle aree non accessibili ai veicoli a motore, come argini e parchi. Opera sul territorio per interventi che richiedono rapidità, adeguate attrezzature e veicoli su problematiche relative a insediamenti abusivi di nomadi o persone senza fisse dimora, occupazioni abusive di immobili e/o terreni pubblici e privati, prevenzione dello spaccio e del consumo di stupefacenti, dei furti e dei danneggiamenti di beni pubblici e privati, di accattonaggio e dell'attività di parcheggiatore abusivo.

venerdì 23 ottobre 2015

Area sgambamento cani guida

L'ultimo post ha letteralmente stracciato numerosi record: é stato in assoluto il post singolo piú visitato di sempre, quello che ha generato piú visite nel periodo di pubblicazione, non l'unico ad essere stato ripreso dalla stampa ufficiale ma credo l'unico ad essere stato il piú commentato della settimana su estense.com.
Purtroppo ha anche rotto un record in negativo: il post piú longevo del blog. Nel senso che son dieci giorni che non pubblico. Solo una questione di impegni, sia ben chiaro. Non vorrei passare per chi strumentalizza il tema di un minorenne per insinuare che il sindaco lascia vivere i nostri figli in condizioni inacettabili. Non ho bisogno né di strumentalizzare né di insinuarlo. Lo dico proprio. Mi ha stupito un po' il silenzio dell'amministrazione, poi al primo accenno di difesa (la solita Baraldi) ho capito che era molto meglio se stavano zitti. Ma questa é un'altra storia. 
Parto oggi per un breve periodo all'estero e come spesso mi capita, trovo piú tempo per il quartiere quando gli sto lontano che quando lo vivo. 

Torniamo sull'area sgambamento cani. Mi ci sto affezionando, non solo perché penso di essere stato almeno uno dei protagonisti della sua creazione ma anche perché in questi giorni ho avuto modo di conoscerne i fruitori e a quanto sembra l'idea ha fatto centro! Si sta creando una comunitá di cinofili piuttosto attaccata all'area, tanto che qualcuno si chiede se vale veramente la pena trasferirsi adesso che ha la comoditá di averne una delle poche proprio sotto casa! Incredibile eh? Ora, visto che son polemico ma giusto, preciso che io mi son battuto per la riqualificazione del parchetto ma l'idea dell'area sgambamento appartiene al duo Modonesi-Caló, che l'hanno pensata proprio con l'intento di far affezionare una parte sana della popolazione all'area. Bravi loro. 
Ma visto che oltre che giusto sono anche polemico, ho notato che uno stranissimo buio é calato sull'area e la parte di prato circostante. Proprio ora che giurano e spergiurano che alla guisa del pelatone ci stanno portando la luce nel quartiere, passare e vedere che l'area é praticamente buia per metá dispiace e non poco. E che cavolo é? Un'area sgambamento per cani guida? Ho capito che gli animali ci vedono anche al buio, ma magari i padroni ci vanno piú volentieri se non devono andare a cercare i loro animali con il lanternino no?
La colpa é di un lampione che non funziona. O meglio, credo uno nell'area e almeno un altro nella parte verde fuori dall'area. Sarebbe troppo facile dare la colpa all'amministrazione che non controlla la fruibilitá dell'area. Su Hera meglio non esprimersi se no mi denunciano. Che fare?
Semplice, istruire i fruitori dell'area sul da farsi in questi casi. A quanto ne so, i metodi sono due.
Una volta si chiamava il numero verde 800 498 616 "servizio gratuito attivo 24/24h per tutte le segnalazioni di guasto all’illuminazione pubblica" di Hera o si compilava il form al loro sito (link). Oggi questo non serve perché c'é lui: FEDRO (link). Il sistema di segnalazione attivato per i cittadini e con i soldi dei cittadini, per dare uno strumento forte all'amministrazione per migliorare la qualitá della vita dei cittadini, o almeno di quelli che son stati pagati per implementare il sito internet. La vena polemica é tornata fuori perché quel lampione é rotto da almeno tre giorni, cioé da quando ho fatto l'opportuna segnalazione sul mittico fedro.

 

Oggetto: Lampioni Area Verde Nazario Sauro
Si segnala quanto segue:
L'area verde adiacente Corso Piave e Nazario Sauro, dove é presente l'area sgambamento cani (oltre che una buona dozzina di spacciatori con la medesima stabilitá), risulta decisamente buia. Vi é sicuramente un punto luce rotto all'interno dell'area sgambamento. Credo ve ne debba essere almeno un altro nella zona esterna ma centrale all'area verde. Non mi ci sono addentrato per timore dei suddetti spacciatori. 
Con il cambio dell'ora solare, il danno che i fruitori dell'area avranno per il guasto aumenterá. Vi chiedo cortesemente di provvedere al piú presto.


La segnalazione é stata catalogata come "verde", penso meno del "gialla" della segnalazione sugli spacciatori di qualche tempo fa (che comunque non ha sortito effetto alcuno). Ma le due cose vanno di pari passo. Oggi ho proceduto anche alla segnalazione a Hera, che la volta scorsa ha agito in poche ore, ma come consiglio credo che se tutti i fruitori dell'area si segnano i contatti detti e segnalano prontamente ad ogni guasto, potremmo dare fastidio agli spacciatori. Anche se arrivano piú segnalazioni per lo stesso guasto nessuno verrá licenziato, non preoccupatevi. 
Siamo in Italia mica in Giappone.

Detto questo, un altro modo per dare fastidio agli spacciatori sarebbe quello di andare stasera alle 21 con la bicicletta alla mutua per la 110 pedalata del comitato zona stadio. Piú informazioni sul loro blog (link)

mercoledì 14 ottobre 2015

Non mi piace vivere qui

La storia di una ragazzo che vive nel quartiere, costretto a un contatto quotidiano con gli spacciatori e di come ha saputo reagire inventandosi un modo per creare rete. Nel silenzio delle istituzioni.

Che il quartiere sia degradato, non lo dico io, lo dicono i prezzi delle case che valgono mediamente il 30% in meno del resto della cittá (link). Ma questo quartiere possiamo ancora chiamarlo giardino?
Se ascoltate la consigliera Baraldi, in forza PD, messa dalla maggioranza a scudo delle invettive delle opposizioni in quanto ufficialmente residente nel quartiere, gli spacciatori ci sono ma non creano pericolo. A lei, in fondo, non é mai successo niente. Se ascoltate me, gli spacciatori ci sono e a meno di non passare a testa bassa lasciandoli delinquere liberamente creano anche pericolo, ma in fondo io sono stato in lista per il movimento, quindi a chi credere?
Che ne dite di credere ai bambini, la voce dell’innocenza? 
Oggi vi presento quello che a mio avviso é uno dei maggiori scoop del blog. Un tema di un ragazzo di  prima media in cui é espresso tutto il disagio in cui ci costringono a vivere i nostri amministratori.  Perché lo ripeto, la sicurezza sará anche una materia da forze dell’ordine, ma sono i rappresentanti dei cittadini che non rappresentano in nessun modo i disagi dei residenti della GAD, arrivando addirittura a smentire il questore (link). Era un tema di geografia in cui si chiedeva di presentare il proprio quartiere agli altri compagni di classe. Per inciso di una scuola nei quartieri “belli” di Ferrara, quelli amati dal nostro amato sindaco. Nei pressi di XX settembre per capirci.

Il testo é riportato in fondo al blog

Il tema mi é stato fornito dalla madre del ragazzo, che ho conosciuto quasi per caso, alla vecchia maniera, quando ero un blogger di prim’ordine e spendevo tempo fisicamente nel quartiere. Con lei ci abbiamo scherzato su, perché siamo entrambi nella stessa situazione, residenti e genitori in un quartiere difficile. Ma a leggere quanto scritto non c’é, onestamente, proprio niente da ridere. Parole come “terrore”, “paura” e “aggredito” fanno impressione se escono dalla penna di un ragazzo, poco piú che un bambino.  “Non mi piace vivere qui”, “purtroppo ci vivo”, “non é MAI stato piacevole viverci”, “spero di cambiare casa”. 
Io credo che se neanche questo fará aprire gli occhi a chi ci amministra, se neanche questo li sprona ad andare a battere i pugni sul tavolo del prefetto, puó solo voler dire che vi é una precisa volontá politica di mantenere lo status quo. Con buona pace dei nostri figli. La Baraldi afferma che la sensazione di pericolo é creata dalle risoluzioni presentate in consiglio dall’opposizione. Non credo che un ragazzo di dodici anni abbia mai seguito un consiglio comunale, ma credo che sappia meglio di altri cosa vuol dire vivere qui. 
Prima che qualche benpensante si metta col ditino alzato a distrarre l’attenzione focalizzandosi sulla frase “ho il terrore delle persone di colore” vi dico subito che il ragazzo ha altri due fratelli che passano ore con la madre all’interno della recinzione dell’area sgambamento cani (insieme a una bella cucciolona naturalmente). Dico all’interno perché intorno alla stessa ci sono non meno di venti nigeriani (integrazione alla ferrarese), alcuni dei quali spacciano proprio sotto la telecamera funzionante del comune. Alle volte chiedono alla madre se possono andare dallo scivolo, quindi evidentemente non hanno ricevuto una educazione di diffidenza. Certo, il fatto che poi tornino perché purtroppo “c’é un signore che ci sta dormendo sopra” puó piano piano portarli a pensare che qualcosa di sbagliato ci sia.
Ma di una cosa forse dovremmo ringraziare chi ci lascia in questa situazione. I nostri ragazzi crescono rinforzati dalla situazione assurda in cui devono vivere. L’autore del tema, nonostante la giovane etá, ha saputo reagire inventandosi un modo per ritrovare una condizione di sicurezza, la stessa che gli dovrebbero garantire le istituzioni. Ha un cane e abita di fronte all’area preposta allo sgambamento, ma fra lui e la stessa vi é un mare di spacciatori. Come attraversarlo? Con un colpo di genio ha fatto rete fra chi ha un cane in zona creando un gruppo whatsapp in cui scambiarsi gli appuntamenti per incontrarsi nell’area e sentirsi meno abbandonati. A spesa zero ha fatto per l’area probabilmente di piú di chi é pagato per risolvere il problema. Nel mi piccolo non posso che cercare di pubblicizzare la cosa. Non vi do ovviamente il cellulare dell’amministratore del gruppo, ma se siete interessati scrivetemi (ferrarazonastadio@gmail.com) e passeró il vostro contatto a chi di dovere. L’iniziativa merita sicuramente un link permanente nel blog. E a essere onesti anche uno nel sito del comune, visto che é un modo per “occupare positivamente gli spazi”. Io lo dico, non si sa mai che qualcuno si svegli!






Testo del tema:

Io vivo in un quartiere malfamato di nome Corso Piave non mi piace vivere quá perché ci sono molte cose di cui io ho paura e poi non mi piace la zona, purtroppo ci vivo da quando ero piccolo e non é mai stato piacevole viverci. La cosa che sconsiglio a tutti é di trasferirsi qua. Ho il terrore per le persone di colore e quindi ho persino paura di tornare a casa e uscire di casa. Mi hanno rubato la mia bici e mi hanno aggredito quindi spero di cambiare casa prima o poi. La mia casa é vicina anche allo stadio e al gratacelo e questo spiega tutto. Io mi continuo a salvare perché sotto casa mia c’é un bar e una tabaccheria.

lunedì 12 ottobre 2015

Il consiglio comunale, in breve

Che discutano del nostro problema in consiglio comunale non capita spesso, basti pensare ai sei mesi trascorsi tra lo sbandieramento e la convocazione della mitica, quanto inutile, commissione GAD. E d’altronde i tempi e i modi con cui ne discutono sono tali da scoraggiare la maggior parte degli interessati ad assistervi. Per esempio il fatto che la calendarizzazione dell’ordine del giorno sul problema sicurezza e GAD é avvenuta diversi mesi dopo essere stata depositata (luglio scorso) e per di piú ultimo punto degli otto importantissimi punti all’OdG. Come logica conseguenza se ne é discusso a orari da cena, dopo ore di dibattito sulle architertture ferraresi e in assenza di buona parte dell’opposizione.
Per questo ho pensato di fare cosa gradita ai miei lettori condensando i momenti salienti dei circa 90 minuti di discussone in 13 minuti e mezzo di video. Un video al cardiopalma dove si susseguono colpi di scena, confessioni pericolose e veritá insondabili.



La visione merita anche solo per l’intervento acceso quanto veritiero di Fochi (M5S) che ha addirittura ottenuto l’approvazione del presidente del consiglio, ex presidente di circoscrizione, che tanto potrebbe fare (e non fa) per il quartiere.  

Se qualcuno reputa che i miei tagli abbiano in qualche modo modificato il senso delle frasi di ciascuno, saró ben lieto, dopo breve discussione pubblica, di modificare il video. Per quel che mi riguarda questo é quello che ho capito:
Il movimento 5 stelle ha fatto in sostanza due proposte, una in linea con le politiche del comune (prevenzione, integrazione e sopportazione) quindi sul medio/lungo periodo tesa a migliorare questi interventi, l’altra sul breve periodo che richiama precisi articoli di legge e che individua nel sindaco la persona indicata a sollecitare l’uso di un reparto specializzato dell’esercito nella sicureezza cittadina. Niente militarizzazione quindi, solo l’impiego di camionette nei luoghi sensibili. A Padova stazione li ho visti senza che nessuno si sia allarmato. 
La risposta del PD é stata che se si tratta di dare contributi alle strutture che giá ne prendono per fare ció che anno da anni, senza risolvere il problema come ammesso dalla Sapigni, va bene, ma le camionette non se ne parla neanche. E non se ne dovrebbe neanche parlare perché queste richieste, al pari della televisione accesa, fomentano il senso di insicurezza dei residenti . Residenti che se non sentissero queste cose vivrebbero felici come la consigliera del PD, residente in zona, che sí, lei gli spacciatori li vede, ma siccome a lei personalmente non hanno mai fatto niente non reputa il caso di intervenire con la repressione.

martedì 6 ottobre 2015

Dispercepiamo i residenti

Ieri in consiglio comunale hanno parlato di noi, o meglio anche di noi. Degli otto punti in discussione, la calendarizzazione (che non so da chi dipende ma comunque non dalle opposizioni) vedeva la “mozione sicurezza” con relativa risoluzione presentata dai cinque stelle buon ultimo. Come logica conseguenza é andato in discussione a ranghi ridottissimi, vedendo i tavoli dell’opposizione decimati (presenti i cinque consiglieri 5 stelle, il capogruppo di forza italia e quello della lega. assenti GOL e fratelli d’italia), cosí come la giunta (in particolare assenti il sindaco e l’assessore delegato alla sicurezza che ha delegato l’assessore ex-delegata alla sicurezza). Erano quasi piú numerosi i residenti che erano venuti speranzosi ad ascoltare. Presenti e compatti invece i consiglieri di maggioranza, e purtroppo mi vien da dire. Unico lato positivo dell’orario: son riuscito a fare la mia giornata lavorativa e a presenziare all’intero dibattito. Positivo fino a un certo punto perché dopo il dibattito avevo un estremo bisogno di una di quelle palline presaldate che nonostante tutto l’impegno del consiglio continuano a vendere sotto casa nostra.

Premetto che ho ascoltato come potevo e non potete certo sperare che mi riguardi l’intero consiglio per verificare quanto scrivo, se volete ve lo guardate voi qui (e ve lo linko anche dal minuto giusto).

Consiglio comunale ore 19.40. sulla sinistra i tavoli dell'opposizione

In sintesi, la mozione é passata, la risoluzione no. Il motivo é semplice. La mozione conteneva la richiesta di un impegno del comune a trovare volontari giovani e forti da includere nel controllo entrata/uscita dalle scuole, in modo da liberare ore/lavoro della polizia municipale. Lo scopo é avere una pattuglia (probabilmente civetta) in piú nel quartiere. La mozione é passata perché la richiesta era contornata da una serie di richieste satellite che in sostanza chiedevano al comune di continuare a operare come hanno fatto fino ad oggi, con i risultati che tutti noi conosciamo. Piú soldi a promeco per la prevenzione nelle scuole, piú soldi al centro mediazione per l’integrazione e cosí via. Infatti dalla maggioranza hanno espresso grande soddisfazione per le richieste fatte, dimenticando quasi, in vero, la questione pattuglia in piú.
La risoluzione invece non é passata, ma la sua presentazione é stata per i residenti presenti sicuramente il momento piú interessante del consiglio. Il consigliere del movimento 5 stelle, residente nel quartiere, ha in sostanza richiesto un intervento del comune per sollecitare la presenza delle forze “per la pubblica sicurezza" dell’esercito. Non quindi l’esercito per militarizzare il quartiere, ma l’uso di uno strumento presente nella democratica Italia, che prevede la possibilitá dell’uso di alcuni uomini dell’esercito per monitorare per un tempo di massimo sei mesi i luoghi a piú alta attenzione sociale. Scontata la reazione della maggioranza, che senza neanche ascoltare i riferimenti normativi ha iniziato a stracciarsi le vesti. In sostanza la loro ipotesi era: o si interviene per prevenire, integrare, armonizzare, dispercepire i residenti, o si fa la richiesta fascista e eversiva di militarizzare la zona. In realtá, ogni persona non interessata alle varie partecipate e associazioni amiche capisce chiaramente che una cosa non esclude l’altra. Non vi é alcun motivo per cui non si possa fare la richiesta del sostegno dell’esercito alle forze armate che lamentano scarsitá di organico da anni, contemporaneamente alle iniziative (di dubbia utilitá) messe in atto da anni nella zona. Nonostante la precisa normativa fornita da Fochi (M5S) che individuava chiaramente nel sindaco la persona addetta a fare tale richiesta, la consigliera Baraldi (PD) si nascondeva dietro l'articolo due del patto per la sicurezza che delega al prefetto la richiesta di uomini in piú (non solo dell'esercito quindi). Rimane da capire come un patto per la sicurezza possa invalidare una legge nazionale. Misteri del PD. Non male anche l'idea che hanno bocciato la risoluzione perché la percezione di insicurezza deriva proprioda questo tipo di richieste fatte in consiglio. Quasi meglio che spegnere la TV.

Ad ogni modo non voglio addentrarmi oltre nella questione. A mio avviso anche questo consiglio non ha smosso e non smuoverá una foglia  in concreto nel quartiere, ma sentire l’invettiva partita dagli scranni dell'opposizione contro la gestione della situazione, sentire dire chiaro e tondo quali sono le condizioni di vita nel quartiere, le proteste dei residenti e le loro paure oggettive, ha fatto un certo piacere. 
Interessante l’intervento di Fiorentini che dopo aver detto che si parla troppo spesso della GAD (forse sei mesi fra l’annuncio della commissione e il suo svolgimento son pochi?) ha annunciato l’imminente calendarizzazione di una nuova commissione sicurezza. In uscita, a mia domanda diretta, si é detto convinto che non ci vorranno altri sei mesi. Abbastanza per abbandonare definitivamente il counter che tante soddisfazioni ci ha dato. E per introdurne un'altro naturalmente!
Segnalo anche l'intervento della consigliera di maggioranza che abita ne quartire, che in sintesi ha detto che gli spacciatori ci sono ma non serve intervenire perché a lei non é mai successo niente nonstante passi tutte le sere per i giardini della mutua. 

Ma la chicca finale é la seguente scena, che valeva da sola le due ore di consiglio sorbite: durante l’invettiva, gli spocchiosi di maggioranza si scaldavano rumoreggiando. L’atteggiamento é continuato finché il consigliere ha segnalato la costante presenza di spaccini in Cassoli, a quel punto il presidente del consiglio, ex presidente di circoscrizione, ha zittito la maggioranza dicendo (a spanne) “no, dite quello che volete ma in quel posto gli spacciatori ci sono”. Indubbiamente la persona che meglio conosce il problema (dopo di me naturalmente). Si puó sparare in un suo intervento istituzionale sul problema?

Quale nome vorresti dare al Parco di Nazario Sauro?