venerdì 6 novembre 2015

La zonizzazione della cittá

Stasera 111 esima pedala del CZS. Un numero magico per chi crede nella numerologia (sempre che esista una cosa del genere), che sia quella buona?

Lo spaccio in zona GAD sta diventando una realtá storica di Ferrara, come i cappelletti o la salama da sugo. Responsabili ne sono coloro che potrebbero esserne soluzione ma non lo sono, per volontá o incapacitá. Spesso sento chiedere: cosa puó fare l’amministrazione? 
A mio avviso, tanto, veramente tanto. Il fatto é: lo vuole veramente? Il problema é che lo spaccio é un elemento endemico di ogni cittá. La solita tiritera del “se c’é domanda c’é offerta”. E dovendoci convivere un amministratore poco oculato (e dio sa quanti ne conosco), puó essere portato a pensare che sia meglio dedicarvi una zona per preservare le altre. In fondo da qualche parte dovranno pure spacciare sti poveri richiedenti asilo, no? E ce l’hanno giá detto e ripetuto: “non vogliamo spostare il problema da un quartere a un altro”. Il fatto di impedire che vi sia una zona dedicata e che chi vuole spacciare abbia almeno il fastidio di inventarsi modi nuovi, non li sfiora neanche questi grandi statisti da baraccone. La scelta di ghettizzare é stupida in sé, quindi non vale la pena di commentarla, vale peró la pena di ricordare cosa puó fare una amministrazione a parte fanfarare che mira all’integrazione degli immigrati, integrazione finta vista la percentuale di persone di colore che occupano Nazario Sauro in confronto a quelli che occupano Piazza Ariostea o il Parco Massari (integrazione finta ma spendendo soldi veri, della nostra IMU).

Ad essere puntigliosi si puó dire che non serve neanche ricordare all’amministrazione cosa potrebbe fare, perché lo sa benissimo e lo fa. Il paragone con la polizia municipale di Padova, segnalato nell’ultimo post, é solo per la zona stazione. Quando si tratta di andare a verificare gli abusivi in Foro Boario, o i questuanti nei parcheggi del centro, l’amministrazione sa usare bene le armi a sua disposizione e lo abbiamo visto. Senza neanche andare a scomodare l’art. 56 del cpp, come segnalato dal sempre attento Lorenzo Barbieri.



Non parlo solo di integrazione o repressione, ma anche di prevenzione. Da anni segnalo che a Ravenna, in una zona simile alla nostra, l’amministrazione rossa ha attivato ACER perché spostasse parte delle sue proprietá dalle case residenziali ai locali commerciali sfitti nelle zone calde e li desse a canone agevolato ad attivitá “sane”, richieste dai residenti. L’amministrazione di Ferrara sembra ben piú ottusa di quella ravennate, ma lo é solo per la GAD. Con delibera di giunta (quindi atto amministrativo puro) di qualche giorno fa, si sono definiti i criteri per un’”asta pubblica per l'assegnazione di n. 4 immobili di proprieta' comunale, siti in Ferrara, ad uso commerciale.
Approvazione degli schemi di concessione e di locazione.”
Tre dei quattro locali in oggetto sono in CORSO GIOVECCA, PIAZZA MUNICIPALE e PIAZZA TRAVAGLIO. Zone di pregio, insomma, non il pattume della cittá (come vorrebbe vedere la GAD chi siede in comune). Quindi cosa si fa? Nella delibera si parla espressamente di: “rivitalizzare il centro storico” e “promuovere l’immagine della città”, per cui “l’Amministrazione, a suo insindacabile giudizio, si riserva di rifiutare le seguenti attività: 
Attività per le quali si ravvisi un possibile pregiudizio o danno all’immagine dell’Ente o alle proprie iniziative;” e 
“Attività ritenute non accettabili per motivi d’inopportunità generale (a titolo esemplificativo e non esaustivo:sexy shop, phone center, centri scommesse e sale giochi, nonché attività inerenti l’utilizzo di slot machine e altri giochi d’azzardo elettronici di qualsiasi tipo; money transfer);”

Scusate ma credo che l’ultima frase vada ripetuta:
“Attività ritenute non accettabili per motivi d’inopportunità generale (a titolo esemplificativo e non esaustivo:sexy shop, phone center, centri scommesse e sale giochi, nonché attività inerenti l’utilizzo di slot machine e altri giochi d’azzardo elettronici di qualsiasi tipo; money transfer);”

Non vi ricorda niente? Non vi ricorda una “vocina stridula e fessa  che spesso esce dalla nostra tribú” (cit.), che ripete come con le liberalizzazioni di Berlusconi i sindaci non possono fare niente per regolare le attivitá commerciali? Sti cazzi, mi sia consentito, i sindaci possono e il nostro lo sa benissimo, solo che della GAD non gliene frega una beneamata minchia. Anzi, probabilmente é anche peggio di cosí!



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